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I limiti dello Slack locale italiano

I limiti dello Slack locale italiano


La comunità italiana WordPress, come alcune altre comunità sparse per il pianeta, utilizza la versione gratuita di Slack per poter discutere e coordinarsi tra i vari Team locali come i Polyglots e il Supporto.

Ultimamente questa scelta è diventata un problema perché nella versione gratuita i messaggi più vecchi di tre mesi vengono rimossi, non mantenendo più memoria delle discussioni precedenti o di altre informazioni preziose che sono tutte destinate all’oblio.

Al momento di adottare la versione gratuita di Slack questo limite non era presente, e quindi per diversi anni abbiamo utilizzato Slack con risultati positivi.

Ora questo è un problema condivisibile e ora siamo ad un punto in cui si apre la discussione sul cosa fare per superare questo limite.

Ne ho parlato su Slack WP internazionale dove è venuta l’idea di aprire dei canali delle comunità locali in quanto lo Slack internazionale è in versione a pagamento e quindi senza limiti di messaggi, poi però ci si è fermati, perché questo richiederebbe almeno prima una discussione generale tra tutte le comunità.

I pro di essere tutti insieme nello Slack internazionale sono quelli di avere una maggiore interazione tra comunità e tra i Team dei canali internazionali

È venuta anche in mente la possibilità di adottare Discord , che è molto simile a Slack e nella versione gratuita non ha i limiti, almeno per ora, della durata dei messaggi.

Cosa ne pensi?

Siamo tutti invitati ad aggiungere un’opinione qui sotto in merito sulla possibile soluzione del grosso limite che ora ha il nostro Slack della comunità italiana.

è presente una discussione anche nel canale #community dello slack italiano WordPress

Grazie

10 risposte a “I limiti dello Slack locale italiano”

  1. Ciao! Grande Cristiano per aver fatto partire la conversazione, sto seguendo altre community per vedere che cosa facciano loro, sono curiosa di sapere che ne pensa quella italiana e vedere in che direzione preferisca andare.

  2. I have already mentioned some moments in Make WordPress Slack,

    but once again, sharing some experience by our (Russian) community since 2016

    It is possible to save Slack history for selected channels into SQLite database,
    which can be extracted, searched and whatever you can do with that

    Step 1, start with DataExport fom Slack Preferences (owners,primary owners)

    You can use this export as is and as source for Slack bot.

    Step 2, Install (instructions available) https://github.com/docmarionum1/slack-archive-bot
    requirements: a server with permanent IP address (VPS or hosting with shell access and permission for background python processes), bot will open 1 port to receive connections from Slack.

    Bot maintains .sqlite database up to data for channels where the bot is invited.
    Bot can search for messages across all database

    Step 3, unfortunately can’t post a working link. Some slack2html extraction script can save history from .sqlite database into plain html , or dependent on your needs you can code some of your own beautiful stuff.
    An ugly example available at https://mei.xyniana.ru/yui/slack/

    Basically it suits our needs to keep history and search for some old-times discussions,
    there is quite lack of beauty and elegance, as well as some features, but we can live with it.

  3. Non vedo controindicazioni a migrare eventualemente sullo Slack INT. Come ha scritto @lopo sul nostro Slack #community, dovrà essere stabilita un policy per i nomi dei canali e dovremmo ottenere la possibilità di creare canali con una certa autonomia. Non ho mai usato Discord, ma mi fa un po’ sorridere perché lo usa mio figlio adolescente per coordinarsi con i suoi amici per giocare a Call of Duty o altre diavolerie simili (e quindi nella mia testa è associato a quel mondo lì).

  4. Il problema sollevato da Cristiano è serio e, a mio parere, non ha soluzioni a breve a meno di implementare soluzioni drastiche quali migrare su una nuova piattaforma (Discord, Mattermost) con il risultato negativo di perdere per strada persone (o magari di lasciare dentro solo quelle effettivamente attive). Nello Slack INT, avremmo la possibilità di creare channel a nostro piacimento, privati e pubblici? Al momento, personalmente, non ho soluzioni ma penso che, qualsiasi sia la decisione da prendere, necessitiamo di un lavoro preparatorio (pubblicitario della cosa ed organizzativo per i team esistenti) molto lungo per mettere in ordine le cose prima di una migrazione, qualsiasi essa sia.

  5. Scusate per la domanda. Non userei mai Slack perché non mi sento a mio agio ad usare software proprietario e quindi sono sempre stato fuori da questa community.
    C’è qualche persona che invece desidera provare Matrix? Matrix.org è una chat libera, federata, che si interfaccia molto bene con Slack. Quindi io posso parlare da Matrix, e le persone ricevono da Slack, ed è tutto perfettamente integrato.
    Volendo possiamo fare una prova (già fatta per la OpenGLAM 2022 in Svizzera – funziona tutto).

  6. Ho provato anch’io a fare un po’ di ricerche e non è facile perché bisogna mettere assieme molti aspetti desiderati raramente presenti tutti assieme (almeno non tra gli strumenti che ho visto).

    Condivido considerazioni generiche che mi sono venute in mente.

    Per favorire la partecipazione di tutti:
    – preferire strumenti già presenti/utilizzati in wp.org per non rendere il sistema troppo frammentato e di difficile consultazione per chi non partecipa attivamente o con costanza (es: quando possibile scrivere le informazioni nei manuali e negli articoli presenti nel nostro Rosetta, it.wordpress.org; utilizzare la funzionalità “da fare” applicabile agli articoli pubblicati nella sezione Team del nostro Rosetta, …)

    Per favorire la partecipazione del contributor “standard”:
    – preferire uno strumento che non obbliga ad iscriversi ad un’altra piattaforma ancora
    – preferire strumenti già utilizzati dai gruppi internazionali di WP

    Per favorire la partecipazione del contributor “avanzato”:
    – preferire strumenti che possono dare il giusto grado di permessi su cosa si può fare (es: cancellare o modificare messaggi, invitare nuovi membri, archiviare canali pubblici, …)

    Per favorire la partecipazione del contributor che deve gestire le attività dei gruppi:
    – funzionalità avanzate per la gestione (es: funzionalità di promemoria, integrazione di tool terzi, …)

    Per favorire la partecipazione di tutti i precedenti rispetto ad alcuni aspetti specifici:
    – preferire strumenti open source
    – preferire strumenti GDPR compliant
    – preferire strumenti che tengono conto dell’accessibilità (a11y friendly)

    Self-hosted

    L’utilizzo di strumenti self-hosted è purtroppo un bel impegno sia dal punto di vista della responsabilità che ricade su chi li dovrebbe gestire sia dal punto di vista di tutti gli altri che potenzialmente potrebbero ritrovarsi senza chi li gestisce o peggio.
    Certo è un rischio che si corre anche con strumenti managed, però personalmente ho scartato dalla mia lista di possibilità quelli self-hosted.

    Sia chiaro, ne avevo trovati alcuni che mi sarebbe piaciuto approfondire, ma poi chi li avrebbe gestiti? Esempi:
    – Element (basato su matrix.org)
    – Rocket Chat
    – Mattermost
    – Revolt – per ora troppo beta

    Alternative a Slack

    Ne avevo trovato uno che rispondeva a molti requisiti (è come Slack, utenti illimitati, storia dei messaggi illimitata), si tratta di Pumble (https://pumble.com), *MA NON* permette di impostare diverse restrizioni -secondo me essenziali- su cosa possono fare gli utenti nel piano gratuito (es: possono cancellare messaggi, archiviare canali pubblici -che si possono comunque dearchiviare- ma intanto crea scompiglio, …).

    Slack internazionale

    Temo che se non si è fatto finora sia stato per problemi organizzativi (smistamento traffico utenti che sarebbero in maggiore quantità e non tutti comprendono l’inglese) ed economici (es: potenzialmente dalla community italiana potrebbero arrivare 1800+ utenti, anche se presumo siano molti meno quelli attivi, ma sono quelli accumulati in 6 anni di Slack Ita, provate ad immaginare nuove community emergenti o l’accumulo di utenti con i nuovi Contributor Day da qui in avanti).

    Mi chiedo se si potrebbero raggiungere accordi commerciali in cui si paga un fisso in base a diversi range di utenti massimi e se tale costo fosse sostenibile tramite sponsor, ma comunque si aprono due punti: 1) sarebbe giusto in questo contesto? (Io personalmente non sono contro i software proprietari in generale, ma nel nostro contesto è giusto porsi la domanda.) 2) Anche qui ogni locale avrebbe lo stesso interesse e via via sarebbe sempre più difficile trovare sponsor.
    D’altra parte non comporterebbe una migrazione, e a questo proposito mi ritrovo molto nel pensiero di Francesco.

    Il punto della questione.

    Insomma non è facile, ma il punto sollevato è importante, perché non poter accedere alla storia dei messaggi è importante non solo per ritrovare semplicemente delle informazioni, ma anche per poter dar conto del proprio operato/scritto, sia nei canali pubblici che in DM.

    Extra

    Provare altri strumenti è comunque sempre un bene, si potrebbero considerare delle prove limitate a specifici progetti che iniziano e si concludono (es: traduzione di xyz, contributor day speciale su xyz, …), e di cui poi riportare le proprie osservazioni sui pro e i contro. Talvolta queste prove servono semplicemente a scartare delle ipotesi (l’ho visto fare in ambito aziendale).

  7. […] giorno anche io, così come la comunità WordPress italiana, che ha recentemente pubblicato questo post, lamentando che lo storico dei messaggi su Slack è di 3 mesi nella versione gratuita. […]

  8. >> Nello Slack INT, avremmo la possibilità di creare channel a nostro piacimento, privati e pubblici?

    No Francesco, solo gli amministratori possono.

    Matrix.org ha ricevuto un investimento da Automattic e dopo la notizia ci sono state conversazioni rispetto al fatto di portarci .org. A oggi nulla di fatto, ma nel caso si decidesse di spostare, questa è una buona soluzione.

  9. Ciao gente,

    Io proverei a valutare opzioni magari un pochetto più semplici ma altrettanto funzionali:

    1. Così come Central paga Slack internazionale, perchè non dovrebbero pagare anche Slack IT?
    2. Perchè non chiediamo a Slack se ci sono sconti per community come le nostre? Magari chiedendolo a livello internazionale? Oppure posiamo chiedere ad uno sponsor WP di sponsorizzare il pagamento. Non penso sia un grosso problema trovare qualcuno che copra le spese.

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